Volvopluteus gloiocephalus (DC. : Fr.) Vizzini, Contu & Justo
DESCRIZIONE
Cappello: 6 - 12 cm di diametro, nei primordi ha un aspetto conico-campanulato, diviene poi convesso, infine a maturità appianato, spesso al centro presenta un largo e basso umbone. La cuticola è glabra, liscia, viscosa a tempo umido, sotto lo strato di glutine fibrillosa radialmente, sericea e brillante con il secco, si presenta con colorazioni che vanno dal biancastro a varie tonalità di grigio, da pallide a più scure, anche con lievi sfumature marroni-ocracee, soprattutto nella parte centrale. Il margine è intero, può presentare una breve striatura per trasparenza.
Lamelle: abbastanza fitte, larghe, alte, libere al gambo, inizialmente biancastre, poi rosa, a completa maturità rosa-brunastre, filo leggermente eroso, concolore, intercalate da lamellule di varia lunghezza.
Gambo: 5 - 15 cm, cilindrico, biancastro, poi crema, pruinoso, slanciato, attenuato all’apice, tende ad allargarsi verso la base leggermente bulbosa, ove è presente una volva ampia, sacciforme, membranosa, biancastra che tende a lacerarsi in più lobi a maturità..
Carne: biancastra, ingrigente, fragile, esigua, sapore dolce e odore rafanoide.
Habitat: cresce a gruppi, dalla primavera all'autunno inoltrato, in prati, pascoli, zone ruderali e terreni concimati. Abbastanza frequente.
NOTE
Origine del nome: Volvopluteus significa letteralmente "Pluteus con volva", facendo riferimento alla stretta relazione tra i due generi Pluteus e Volvariella e gloiocéphalus, a, um = con il capo glutinoso dai sostantivi greci γλοιός [gloiós] = glutine e κεφαλή [kefalé] = testa.
Luogo raccolta: giardini adiacenti al cavalcavia Kennedy, Brescia.
Data raccolta: 11/11/2019
Nessun commento:
Posta un commento